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4 Cose Che Uccidono la Tua Felicità
07 Jan 2014

Ultimamente tutti parlano di felicità … ci sono ormai più teorie su come raggiungere la felicità che persone sul pianeta terra.
Ogni esperto ha la propria personale ricetta ed è pronto a dispensare segreti e suggerire su cosa fare o non fare per essere felici.
Personalmente più approfondisco questo tema e più mi rendo conto di una cosa: quando si tratta di felicità, meno è meglio.
Ecco perchè in questo contributo, anzichè suggerirti cosa fare per trovare la felicità, voglio proporti 4 cose che puoi SMETTERE di fare per ritrovarla 
1. Focalizzare la tua attenzione sulla gratificazione momentanea
Sarò felice quando… avrò una casa più grande, comprerò la macchina dei miei sogni, potrò finalmente fare quel lavoro… ecc… Quante volte lo hai detto o pensato?
In quanto esseri umani ci viene naturale pensare che saremo finalmente felici quando raggiungeremo il nostro prossimo obiettivo, la felicità però non risiede nelle cose che possediamo o desideriamo.
Hai mai notato che ogni volta che raggiungi un obiettivo provi quel tanto atteso attimo di felicità (che sarebbe più appropriato chiamare una sensazione di gratificazione) che dura finché l’attenzione non si sposta all’obiettivo successivo?
Piuttosto che inseguire continuamente questo stato di soddisfazione temporanea, prova invece adesprimere gratitudine verso ciò che già hai e per ogni singolo passo che fai verso il raggiungimento del tuo obiettivo.
Guardare al futuro e avere sogni e desideri fa parte della natura umana ed è giusto aspirare a crescere, migliorare e progredire, ma è altrettanto giusto celebrare ogni giorno sé stessi e il percorso compiuto fino ad ora, prendere piena consapevolezza del propri valore e del valore di ciò che già possiedi.
Ricorda: la gratitudine genera felicità e la felicità genera gratitudine.
2. Trattare te stesso come hai sempre fatto
Esatto, sappiamo bene entrambi come vanno le cose.
Ogni volta che raggiungi un successo, grande o piccolo che sia e le persone si congratulano con te, ecco che ti trasformi nella persona più umile di questo modo e riesci a scovare il motivo più assurdo per dimostrare che non è merito tuo.
Al contrario, quando qualcosa va storto, ai tuoi occhi, tutte le colpe ricadono su di te.
Ora, permettimi una domanda: se il tuo miglior amico/a venisse ora da te a confidarti un grande successo che ha ottenuto, che cosa gli diresti?
E se venisse invece a confidarti un terribile fallimento? Come ti comporteresti con lui?
Rispondi mentalmente e cerca di immaginare nel dettaglio la prima scena di eccitamento e felicità e la seconda di compassione e supporto umano, immagina l’espressione del tuo volto e le parole che diresti.
E ora rispondi a questa domanda: quando ottieni un successo, ti comporti con te stesso nello stesso modo in cui tratteresti un caro amico? E quando fallisci? Nei confronti di te stesso sei compassionevole e comprensivo come lo saresti con un amico?
Smetti di essere il tuo peggior critico e diventa il tuo migliore amico!
3. Aggiungere invece che sostituire
Questo punto è uno dei miei preferiti. Ricordi che ho detto a mio avviso quando si parla di felicità meno è meglio?
Bé ecco un esercizio davvero efficace per comprendere concretamente questo concetto.
Rifletti per un attimo: quante cose possiedi?
Naturalmente non devi contarle tutte, prova però a pensare al tuo armadio e pensa a quanti vestiti ci sono dentro che non indossi mai o quasi mai … scommetto che sono molti ( sì, anche se sei un uomo).
Se il disordine e la confusione regnano sovrani intorno a te di solito anche mentalmente regnano disordine e confusione… la bella notizia però è che è vero anche il contrario e rimettere in ordine i propri spazi di vita, liberandosi di ciò che non occorre più, fa ritrovare buon umore e tranquillità interiore.
Ti assicuro che ridurre il numero delle cose che possiedi e fare un po’ di pulizia intorno a te ti farà sentire immediatamente più leggero ed allo stesso tempo farai spazio per accogliere il nuovo.
Non ti preoccupare, non voglio dire che devi sbarazzarti di tutte le tue cose, so bene che liberarsi di ciò che effettivamente non occorre più non è sempre semplice e spesso ci sentiamo legati ad alcuni oggetti nonostante la loro palese inutilità.
Sto parlando di qualcosa di molto più divertente!
Ecco in cosa consiste l’esercizio: ogni volta che compri qualcosa di nuovo, liberati di qualcosa di vecchio.
Ogni cosa nuova va quindi a sostituire ciò che è vecchio, e non aggiungersi ad esso.
Il modo migliore per fare questo esercizio è sostituire un articolo con un altro dello stesso genere, ad esempio un nuovo paio di scarpe va a sostituirne uno vecchio, oppure una nuova maglia ne sostituisce una vecchia.
Prova a fare questo esercizio non solo con i vestiti, ma con ogni cosa che compri.
Liberti di ciò che non usi più, magari regalandolo a chi ne ha bisogno, scambiandolo o donandolo ad associazioni caritatevoli ti sentirai estremamente bene 
4. Pensare a come poter essere felice, invece che permetterti di esserlo.
Umbra Meng Tan, autore del bellissimo libro ”Search Inside Yourself” (Cerca dentro di te) afferma che quando la mente è calma e i pensieri sono limpidi, la felicità nasce spontaneamente.
Questo può significare una sola cosa: la felicità è già dentro di noi, è uno stato predefinito della mente.
La felicità non è dunque qualcosa che va inseguito poiché, come abbiamo detto è già dentro di noi,dobbiamo semplicemente sentirci liberi per avvertirne la presenza.
Non sono gli oggetti dunque a garantire la felicità, né la soddisfazione momentanea che si prova quando si raggiunge un obiettivo.
Se ti stai chiedendo come riuscire ad avvertire la presenza della felicità dentro di de, ecco il mio consiglio: mettiti in ascolto e medita ogni giorno almeno per 5 minuti, non facendo altro che portare tutta la tua attenzione sul respiro.
Non dimenticare infatti che la tua stessa vita dipende dal tuo respiro, e non ce nulla di più importante e reale del tuo respiro.
La felicità è un atto di consapevolezza, la consapevolezza di sentire che si è vivi.
Anche solo 5 minuti al giorno sono sufficienti per entrare in contatto sentire il tuo sé più autentico e con la felicità che risiede naturalmente dentro di te.
Per concludere, quando si parla di felicità, non c’è nulla da rincorrere o raggiungere, quanto piuttosto smettere di porsi troppe domande, sostituire anziché aggiungere e lasciar andare.
E tu? Qual è la tua personale ricetta per mantenerti sereno? Hai un rituale o una pratica per non cadere nei soliti errori e che ti consente di attribuire importanza a ciò che ce l’ha davvero?
Non essere timido! Condividi la tua esperienza nei commenti qui sotto! Non vedo l’ora di sapere che ne pensi.
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